Genere: Comedy
Paese: USA
Emittente: Fox
Durata: 22 Minuti
Premiere: Settembre 2013
Quando è cominciata la stagione
telefilmica back in September, non ho prestato molta attenzione a
questo telefilm, semplicemente perchè non avevo sentito parlare. Non
c'è stato un pilot di presentazione maggio scorso (lo so che non è
una cosa obbligatoria, ma di solito la Fox per le sue comedy lo fa,
vedi Glee e New Girl), non è stato trasmesso doppiato su nessun
canale italiano o Sky, e non se ne parlava tanto sui vari social
network. Se devo essere sincera, non sapevo neanche che esistesse
(anche perchè dopo la delusione immensa che mi ha dato Glee, io le
serie della Fox le prendo assolutamente con le pinze).
Ma poi questo piccolo show quasi
sconosciuto che non viene guardato poi così tanto in America, fa una
cosa decisamente inaspettata: vince ben due Golden Globes nella
categoria della comedy, stappando le statuette a Modern Family,
l'indiscutibile regina della comedy degli ultimi anni. Con il GG per
il Best Television Serie – Musical or Comedy e Best Actor per il
protagonista Andy Samberg, lo show si è addirittura aggiudicato lo
slot post Superbowl assieme a New Girl.
Se devo essere sincera, nonostante le
premesse, mi ci sono avvicinata in modo molto indifferente, pensando
che fosse una di quelle serie che guardo tanto per passarmi il tempo.
Ho cambiato idea dopo i primi cinque
minuti del pilot, mentre mi tenevo la pancia dal ridere e asciugavo
le lacrime.
E' geniale, è stupendo, è esilarante,
fa davvero troppotroppotroppo ridere. E soprattutto, una puntata tira
l'altra senza che ci se ne accorga: cominci a vedere il pilot
e tre ore dopo, tra una risata e l'altra, ti accorgi che sei quasi a
metà stagione e che OPS, forse dovresti rallentare giusto un pochino oppure no.
La serie è ambientata nel fittizio
Novantanovesimo Distretto della polizia di Brooklyn, che vede una
squadra di detective sotto il comando dell'appena nominato capitano
Holt, un uomo distinto, autoritario, esigente e deciso a disciplinare
i propri agenti. Inutile dire che il compito si preannuncia
estremamente arduo fin da subito, visto che il migliore detective del
dipartimento, Jake Peralta, ha il comportamento di un bambino di
cinque anni che si rifiuta di indossare la cravatta al lavoro, fa
scherzi ai suoi colleghi e ha un modo infantile, ma qualche volta
efficace, di risolvere i propri problemi.
“Nemesi” di Jake è Amy Santiago,
giovane donna che sembra essere tutto il contrario del collega: è
responsabile, nutre un grandissimo rispetto per il nuovo capitano, è
matura (certe volte anche troppo) e affidabile. Lei e Jake si
punzecchiano continuamente e hanno in ballo una scommessa per il
maggior numero di arresti al dipartimento, che vi sfido a indovinare
chi vincerà. Un paio di puntate e comincerete a shipparli
assiduamente, poco ma sicuro.
A seguire troviamo il detective Charles
Boyle, grande conoscitore del cibo, tremendamente distratto e
bistrattato da tutti, follemente innamorato di Rosa, la “dura”
del distretto: nessuno sa niente della sua vita personale,
leggermente incline agli scatti di rabbia e sempre vestita di nero,
ma non per nulla, una delle detective più abili e intelligenti.
A capo della squadra c'è il sergente
Terry Jeffords, neo-papà di due gemelle, omaccione grande e grosso
che incute timore solo a guardarlo, ma in realtà la dolcezza
assoluta.
Infine, personaggio semplicemente
geniale è Gina, la segretaria del capitano Holt: carismatica,
eccentrica e indiscutibilmente esilarante.
La cosa bella di questa serie è che, tramite l'artefatto della commedia, si impegna a presentare come sono
davvero i rapporti in un distretto di polizia. Racconta i dettagli
che sembrano più insignificanti con uno stampo humor che non può
non coinvolgere lo spettatore.
Così come Scrubs ai suoi tempi
raccontava come le cose andavano davvero in un ospedale (altro che
Grey's Anatomy!), per quanto riguarda gli organi polizieschi abbiamo
questa frizzante e vivace comedy a presentare senza fronzoli ciò che
spesso succede in un tale ambiente lavorativo.
Vengono presentati ostacoli e le
soluzioni realistiche per scavalcarli, vengono messi a nudo i difetti
dei vari agenti, che non sempre riescono a risolvere tutti i casi a
loro assegnati, vengono
mostrati anche aspetti più profondi che stanno alla base del lavoro
di squadra e della fiducia che due persone ripongono l'una
nell'altra. In poche parole, c'è davvero tutto, sopratutto le risate
e situazioni simili alla vita vera.
Ogni puntata è frizzante e lascia con
un sorriso sulle labbra fino ai titoli di coda, soprattutto il
finale, che ritengo sia assolutamente coerente con le 21 precedenti
puntate e perfetto per le basi che ha lasciato per l'anno prossimo.
Fortuna che alcune comedy ancora sono in grado di dare un finale
degno alle proprie serie (sì HIMYM, ce l'ho proprio con te!).
Lo consiglio perchè:
- Fa ridere. Fa tanto ridere.
- Jake Peralta. Vi sfido a non amarlo
dopo i primi 5 minuti di pilot
- I personaggi bellissimi, le situazioni
esilaranti e come vengono affrontati i problemi
- Fa davvero tanto ridere.
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